La raccolta dei funghi porcini è una passione, come tale ha delle regole da seguire, necessarie per conseguire una proficua raccolta del fungo porcino.

La prima cosa da fare è scegliere il periodo giusto per i porcini: le due buttate principali avvengono di norma tra la fine di maggio e giugno e tra fine agosto e ottobre inoltrato.

Queste date sono comunque da prendere con le molle, nel senso che nella raccolta dei funghi porcini la pioggia gioca un ruolo fondamentale. Senza piogge, i porcini non crescono.

Trovare il bosco giusto

Occorre poi valutare bene l’altitudine in cui si cercano, non andare molto in basso come altitudine, i porcini si trovano infatti dai 500-600 metri a salire, magari anche un po’ più in basso, ma è sconsigliato scendere al di sotto di tale altitudine.

Il bosco in cui cercare i funghi porcini deve avere alcune caratteristiche di base: innanzitutto non deve essere troppo buio e fitto, la luce solare deve poter filtrare tra i rami.


E’ importante trovare una macchia di cerro, quercia, carpano (anche di castagno ad altitudini maggiori), ma anche nei dintorni del faggio se ne trovano facilmente. Se si incontra anche una sola quercia, o un castagno, guardare comunque, si potrebbero avere piacevoli sorprese.

Abbiamo quindi definito i periodi, l’altitudine e la tipologia di bosco ideali per la raccolta dei funghi porcini.

L’esperienza è un’altra componente fondamentale, ecco perchè consiglio di conoscere persone del posto che indirizzino verso luoghi buoni in cui cercare il porcino.

Consiglio di farsi accettare dai fungaioli del posto, con massima discrezione, in genere sono molto suscettibili. E poi tanta pazienza.

Iniziare a girare per boschi, camminando lentamente dal basso in alto con percorsi orizzontali (zig zag) per abituare l’occhio al terreno e alla luce.

Funghi in relax

La raccolta dei funghi porcini è piacevole e rilassante, soprattutto se si fanno le cose per bene, in sicurezza e nel rispetto della natura; il risultato è ancora più appagante.

Nel camminare è buona abitudine mantenere una distanza di sicurezza dal proprio eventuale compagno, e fare attenzione che un avvallamento o una piccola collinetta sono già sufficienti per rendere impossibile la comunicazione.

Un’altra precauzione è informare sempre qualcuno dei percorsi che sifanno. E poi attenzione alla nebbia, e avere con sè un impermeabile e un coltellino.

Infine è buona norma accendere il cellulare solo in caso di necessità per evitare di scaricare inutilmente la batteria.

Raccolta del fungo, cosa non fare

Tra i boschi, nella raccolta dei funghi porcini è solitamente vietato:

  • usare rastrelli, uncini ed altri attrezzi simili per smuovere o grattare il sottobosco, che possano danneggiare l’humus del terreno, compromettendo irrimediabilmente lo strato di micelio prodotto dai funghi
  • usare buste di plastica o carta per il trasporto dei funghi. I funghi raccolti vanno puliti sul posto e conservati in appositi contenitori rigidi aerati (per esempio i famosi cesti), in modo da evitare fenomeni di compressione e fermentazione e da consentire la disseminazione ulteriore delle spore




  • tagliarli alla base, rendendoli irriconoscibili
  • raccogliere gli esemplari di fungo troppo giovani (non hanno ancora prodotto i loro “semi”); mentre si consiglia di evitare quelli troppo vecchi o ammuffiti
  • danneggiare intenzionalmente funghi di qualsiasi specie, che non vanno mai staccati per essere abbandonati sul terreno. Anche i funghi velenosi o quelli che non si conoscono svolgono indispensabili funzioni per il mantenimento dell’equilibrio biologico del bosco
  • Infine, evitare sempre di consumare funghi che non siano stati identificati con certezza: nel dubbio meglio non rischiare mai.

Ecco di seguito un paio di video di raccolta dei funghi porcini.