L’habitat ideale, conoscere e amare il bosco

Il padrone di casa è il fungo porcino, la prima casa è in assoluto il bosco.

Certo, è possibile trovare i funghi anche in altre zone, le seconde case, ma il luogo ideale, l’habitat, la residenza, è senza paragoni il bosco.

I boschi migliori

Possiamo ad esempio trovare funghi lungo gli argini dei fiumi, o anche in aperta campagna e in collina, nei prati al di fuori dei boschi, ma non c’è paragone alcuno, il bosco è il loro habitat principale.

Si potrebbe rispondere: di tutti i tipi. Infatti il terreno dei
cercatori spazia dai boschi di latifoglie della bassa area collinare o pedemontana fino ai boschi di aghifoglie sulle propaggini montane.

Conoscere il bosco

E’ sempre buona norma conoscere il bosco in cui ci si addentra. A partire dalla posizione, la distanza dal parcheggio o dal centro abitato determina tempi di percorrenza più o meno lunghi.

Ciò influisce sensibilmente sulla resistenza fisica di ognuno di noi, oltre che sul senso di solitudine e isolamento che si può provare. Per alcuni una vera angoscia, per altri una piacevole sensazione.

L’accesso al bosco può avvenire da un’ampia mulattiera oppure da un sentiero, più o meno ripido e difficilmente percorribile. In casi limite addirittura possono essere adatti solo ad esperti cercatori e camminatori.

Insidie del terreno

Valutare sempre bene il tipo di bosco inteso come orografia e insidie. Se siamo con bambini o con persone anziane, evitiamo boschi con pendii scoscesi e canaloni. Ancor peggio, con crepacci.

Il terreno può inoltre essere bagnato dalla pioggia caduta da poco, e presentarsi quindi scivoloso, con fango e poca stabilità sul terreno.

Il bosco e la pioggia

Non vogliamo impaurire nessuno, solo mettere in allerta, ma le scivolate o cadute possono rivelarsi fatali. Occhi aperti quindi, e buoni scarponi ai piedi.

Attenzione soprattutto nei versanti a nord, i più umidi e ideali per la ricerca dei funghi. Proprio perché umidi, è consigliabile seguire mulattiere e sentieri ben marcati rispetto a zone più selvatiche e impervie.

Anche per l’orientamento, che è ovviamente più difficoltoso dove non sono presenti percorsi tracciati.